“L’emodinamica è quella branca della fisiologia cardiovascolare che analizza e studia il comportamento del sangue in movimento nei vasi, permettendo così di ridurre il pericolo dell’instaurarsi di patologie legate alla circolazione sanguigna. Con il termine globale di emodinamica si indicano anche le metodiche di indagine invasive, quali la coronarografia e non invasive quali l’ecocardiografia color Doppler, che consentono uno studio morfologico e funzionale della circolazione cardiaca”. Questa è la definizione di emodinamica di cui forse non tutti sono a conoscenza ma che rappresenta invece un aspetto di fondamentale importanza nella prevenzione e nella cura delle patologie cardiache.
Il problema riguarda i difficili rapporti di vicinato tra Abruzzo e Molise; mentre l’ospedale S. Timoteo di Termoli è dotato del reparto di emodinamica che è regolarmente operante, il S. Pio di Vasto, in base alla soglia minima pari a 250 interventi annui prevista dal Decreto Balduzzi, non ha di fatto i numeri necessari. E, di conseguenza, in Abruzzo si stanno muovendo per tentare in tutti i modi di ampliare tale bacino di utenza ed ottenere dal Ministero il via libera all’apertura di un reparto. Ma come aumentare il bacino di utenza? Sottoscrivendo un accordo di confine con il Molise con l’obiettivo di implementare le dotazioni del S. Pio ed aumentare i numeri delle utenze mirando anche al Basso Molise. A sostegno di questa tesi in Abruzzo sono scesi in campo i big della politica locale: dall’Assessora regionale alla Sanità Nicoletta Verì, al Sindaco di Vasto Francesco Menna al Direttore Generale della ASL Lanciano-Chieti-Vasto Thomas Schael.
Tutti uniti per centrare l’obiettivo di “realizzare un accordo di confine tra Vasto e Termoli che consenta di garantire il servizio salvavita a entrambe le comunità, ma con presidio a Vasto” . E chi sarebbero i loro interlocutori molisani? Il Sindaco Menna ha inviato una lettera ai Presidenti di Regione Marco Marsilio e Donato Toma, al Direttore delle ASL Lanciano-Chieti-Vasto Thomas Schael e dell’ASREM Gennaro Sosto e al Commissario Straordinario Angelo Giustini. E’ esercizio inutile tornare sulla decisione, da noi sempre fermamente contrastata, di nominare per la sanità un Commissario esterno ma di cui oggi qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità e magari scusarsi con i cittadini molisani; così come potrebbe rivelarsi inutile il confronto tra la stessa struttura commissariale ed il Consiglio regionale che più volte abbiamo caldeggiato senza mai ottenere positivi riscontri. Accettare il confronto a giochi pressoché fatti con il POS già redatto e confezionato non avrebbe alcun senso, visto che non si terrebbero nella giusta e doverosa considerazione le istanze dei Consiglieri (di maggioranza e opposizione) che comunque rappresentano, visto il mandato che gli è stato conferito, tutti i cittadini molisani.
Al fine di scongiurare la chiusura del reparto di emodinamica di Termoli sentiamo il dovere di associarci a quanto dichiarato dal collega Scarabeo: bisogna far sentire forte a Roma una voce unica in difesa della sanità pubblica. Per garantire ai cittadini un sistema sanitario regionale efficiente e con servizi di qualità è necessario fare fronte comune e superare questa ennesima fase di estrema difficoltà. Rinnoviamo pertanto l’appello all’unità e alla coesione a tutte le forze politiche, ai Comitati di cittadini e alle Associazioni affinché non si perdano anche le eccellenze di cui poter essere orgogliosi.