In relazione alla questione relativa al Decreto n. 1 del “Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario” del 20/01/2023 avente ad oggetto “Linee guida per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia da parte delle strutture contrattualizzate. Approvazione”, è necessario fare alcune importanti precisazioni sulle dichiarazioni rese pubblicamente in sede di Consiglio regionale, in data 24/01/2023, dallo stesso Commissario ad acta, Dr. Donato Toma.
Il Presidente-Commissario afferma: “Abbiamo chiesto un parere e il Ministero della Salute ha chiarito che le strutture private che non sono policlinici universitari o IRCCS non possono prescrivere prestazioni. Per questo motivo il Gemelli Molise non può fare prescrizioni su ricettario, nello specifico per la radioterapia”. Il Presidente conclude affermando: “Non è un’iniziativa commissariale ma un dovere che deriva, come detto, dal parere del Ministero della Salute”.
A leggere il parere espresso dal Ministero in data 22 dicembre 2022 (in allegato), al contrario, emerge una verità diametralmente opposta; facendo riferimento ad un parere reso dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari del 28 ottobre 2022 che ha segnalato “le soluzioni già adottate nelle Regioni Lombardia e Veneto, le quali hanno esteso, eccezionalmente e limitatamente ad alcune prestazioni, l’abilitazione all’utilizzo dei ricettari in questione ai medici delle strutture private accreditate e a contratto con il SSR ovvero degli ospedali religiosi classificati, per specifici percorsi diagnostico-terapeutici e, in conclusione, è stata rappresentata la possibilità, da parte della struttura commissariale della Regione Molise, di valutare l’opportunità di autorizzare i medici del Gemelli Molise S.p.A., atteso che è l’unico istituto sul territorio regionale accreditato ad erogare trattamenti di radioterapia”.
Pertanto, al contrario di quanto pubblicamente affermato, la struttura commissariale ha la possibilità di fornire la sua autorizzazione al Gemelli Molise.
C’è poco da interpretare, il parere espresso dal Ministero è chiarissimo. Si tratta esclusivamente di mancanza di volontà (politica) da parte della struttura commissariale di seguirne le indicazioni.
Il Commissario, piuttosto che occuparsi esclusivamente della questione legata ai privati convenzionati, avrebbe dovuto trovare soluzioni per ridurre la cosiddetta “mobilità passiva”, che in questi ultimi anni ha gravato per circa 80 milioni di euro sul bilancio regionale. Non si comprende, inoltre, per quale motivo le stesse strutture private convenzionate, sono ancora in attesa di ricevere i pagamenti corrispondenti al bimestre settembre-ottobre 2022, ampiamente scaduti, oltre che ulteriori e fondamentali risorse per le stesse, relative agli anni precedenti.
Alla luce di quanto sopra, si chiedono le dimissioni immediate del Commissario ad acta Dr. Donato Toma e del Subcommissario Dr. Giacomo Papa.
Gianluca Cefaratti
In allegato Parere Ministero_Gemelli Radioterapia